Una stazione metereologica è un dispositivo che rileva e misura una serie di dati inerenti il clima e ha lo scopo di prevedere le variazioni e le condizioni climatiche in un determinato momento e nel corso della giornata. Esistono diversi modelli di stazione meteo da quelle che si posizionano all’esterno dell’ambiente domestico a quelle di modello tascabile, ci sono poi quelle a parete che vanno in salotto e hanno anche un bel design fino ad arrivare a quelle che si posizionano in cucina e infine le professionali che rilevano con minuziosa precisione ogni piccola variazione nella temperatura, nella direzione del vento nella formazione di nebbia, pioggia ecc..
Il funzionamento di questi dispositivi è reso possibile da un processo fisico e matematico intrinseco al software del dispositivo che riesce quindi a captare e misurare diverse variabili poi elaborate e raccolte per dare la previsione. In base poi al modello di stazione scelta, avremo informazioni più o meno precise e attendibili. I dati rilevati sono conservati e archiviati in base alla data e all’ora, ma in realtà ciò che di vantaggioso fa la stazione meteo è quella di analizzare le micro fluttuazioni e prevedere quindi i cambiamenti più repentini, come ad esempio precipitazioni improvvise.
Come usarla e dove collocarla
Naturalmente per rendere più funzionale possibile la stazione meteo, è necessario che questa sia collocata bene e che sia posta ad un’altezza congrua. Per idoneità di collocamento si intende una posizione favorevole a rilevare pioggia, temperatura, vento ecc… ma anche ad almeno un metro e mezzo da terra. E’ importante che la stazione non venga schermata da pareti oppure da palazzi e costruzioni di alcun genere , nemmeno alberi o ostacoli poiché in questo caso la rilevazione potrebbe essere falsata oppure compromessa. L’ostacolo più vicino deve essere ad almeno dieci volte l’altezza dell’ostacolo stesso. Quindi in base alla dimensione dell’ostacolo capiremo quanto questo deve essere posto in lontananza.
La medesima regola vale anche per il pluviometro ossia il misuratore e rilevatore della pioggia. Per poter funzionare al meglio il pluviometro deve trovarsi ad una distanza doppia l’altezza dell’ostacolo stesso. Se optiamo per una stazione meteo che abbia anche il pluviometro bisogna preferire luoghi che non siano esageratamente esposti al vento e che allo stesso tempo non siano esposte su superfici troppo dure.
Come scegliere la stazione meteo giusta
In commercio esistono diverse tipologie di stazioni meteo. Ci sono le stazioni amatoriali, professionali da appoggio o da parete, ma anche quelle tascabili. Le stazioni meteo d’appoggio sono utilizzate per lo più in casa e hanno fra le funzioni anche quelle di sveglia e di barometro. In genere tutte hanno un termometro digitale per misurare la temperatura dell’ambiente circostante, hanno poi anche un calendario ed un allarme che si attiva in caso di pioggia o condizione metereologiche particolarmente avverse oltre ad un cronometro. Si tratta quindi di funzioni più o meno sempre presenti, che si aggiungono ad una serie di sensori che diventano via via più complessi ed importanti quanto più la stazione meteo diventa completa e professionale.
In base al genere di stazione meteo e alla complessità del prodotto quanto alla sensibilità e precisione, avremo poi modelli più grandi di altri. Anche il design e la scelta dei materiali con cui queste stazioni vengono realizzate dipendono molto dalla destinazione d’uso. Alcune stazioni meteo sono infatti realizzate in legno per mantenere uno stile d’arredamento consono all’ambiente domestico, ma ce ne sono molte altre in metallo o acciaio che si prestano bene alla collocazione esterna.
Le stazioni amatoriali hanno invece un display in genere realizzato in LCD e sono in grado di misurare sia la temperatura interna che quella esterna. Le stazioni amatoriali memorizzano le fasi lunari e raccolgono i dati archiviandoli, da qui poi si può decidere in base alla connettività di passarli ad un altro dispositivo. Nonostante il nome che può far sembrare la stazione meteo poco complessa nella sua capacità di fornire e rilevare le giuste informazioni, questi dispositivi variano e possono avere fino a tre trasmettitori per conoscere parametri quali l’umidità, la temperatura e la direzione del vento, il tutto anche in un lasso di tempo abbastanza breve che in genere si concretizza in 10-15 secondi. I dispositivi amatoriale non hanno un costo eccessivo e permettono di gestire la raccolta dati anche mensilmente: questo significa che ogni mese si può fare un resoconto e cancellare i dati archiviati per dare spazio ai nuovi, previo spostamento su altri dispositivi quali il tablet o il cellulare tramite la funzione Wi-Fi.
Scegliere quindi il dispositivo conoscendone le specifiche capacità è semplice: basta capire se necessitiamo di una stazione iper precisa e sensibile al punto da fornire informazioni in tempo reale oppure se necessitiamo al contrario di un dispositivo che ci dia al massimo le informazioni di base. La scelta deve essere condizionata anche dalla qualità dei materiali: se la nostra stazione meteo sarà posizionata all’esterno allora dovremmo optare per materiali di qualità mentre al contrario possiamo spendere qualcosa di meno e accontentarci di una stazione meno robusta. Questa è una scelta che trova il suo senso nell’evitare i danneggiamenti alla stazione. Assicuratevi quindi che abbia una buona connettività se il dispositivo volete utilizzarlo anche da remoto e che sia robusto e sensibile se abitate in zone parecchio ventose e con un clima particolarmente rigido.
Stazioni meteo con pluviometro
- Manuale
Il pluviometro può essere manuale oppure a diretta lettura. Questo si configura con un imbuto graduato di plastica che grazie alla graduazione ci indica la quantità di acqua caduta. Il valore viene poi registrato manualmente e l’imbuto deve essere svuotato. I pluviometri però possono essere anche automatici oppure nel nostro caso associati alla stazione metereologica. Il modello automatico non ha necessità di essere maneggiato e svuotato manualmente; dunque è la soluzione ideale quando si cerca un prodotto che non abbia bisogno di interventi e manutenzione. Nel modello di pluviometro automatico possiamo trovare il tipo a bascula oppure quello collegato alla stazione meteo che può essere di diverso tipo. Il pluviometro a bascula riempie delle vaschette e il peso rende possibile l’inclinazione della bascula per riempire la seconda vaschetta. La quantità d’acqua si calcola in base al numero di movimenti della bascula moltiplicato per il volume della vaschetta.
- automatico
I pluviometri automatici sono anche quelli che si collegano ai programmi di irrigazione, ad una stazione meteo oppure a quei dispositivi collegati alla batteria oppure all’energia solare. Questi dispositivi possono riconoscere e calcolare la quantità d’acqua raccolta durante un determinato periodo e lo fa in maniera completamente automatizzata grazie ad un indicatore elettronico. Il periodo viene anche deciso manualmente dall’utente. Gli appassionati di giardinaggio possono scegliere delle stazioni meteo collegati agli appezzamenti di terreno; in genere sono semplici da utilizzare, hanno una lettura poco complessa ed uno svuotamento automatico.
I pluviometri collegati alla stazione meteo sono per lo più elettronici e quindi non hanno bisogno di alcun intervento da parte dell’utente. Il loro costo può essere veramente minimo e partire anche dai 30 euro, mentre se a questo si vuole aggiungere anche una serie di funzioni aggiuntive della stazione meteo e quindi l’igrometro, il barometro, l’anemometro ecc.. si può giungere anche ad un prezzo maggiore, dell’ordine di circa 50-100 euro. Il vantaggio di questi dispositivi è che possono anche essere connessi ai diversi dispositivi e quindi controllati a distanza; una funzione utilissima nel caso per esempio del giardinaggio e della gestione dei sistemi di irrigazione.